ll cinghiale alla cacciatora è una ricetta rustica nota a tutti, dal nord al sud Italia. Prendete la polpa di cinghiale e tagliatela a cubetti levando il grasso in eccesso.
Prendete una padella senza aggiungere nessun tipo di grasso e trasferitevi i bocconcini di carne, in questo modo questa cederà il siero responsabile del sapore forte di selvaggina. Eliminate il siero una volta che si sarà formato.
Togliete la polpa di cinghiale dalla padella e lasciatela riposare per qualche minuto. Fate scaldare un bel giro d’olio in una casseruola, aggiungete il battuto di verdure, gli spicchi di aglio e se lo gradite, i peperoncini secchi aperti a metà e lasciate rosolare il tutto.
Nel frattempo riprendete la padella e trasferitevi nuovamente i bocconcini di carne che dovranno rilasciare un altro po’ di siero. A questo punto, unite il cinghiale e le bacche di ginepro nella casseruola.
Aggiungete qualche foglia di salvia e mezzo rametto di rosmarino e amalgamate. A questo punto aggiungete il vino rosso e lasciate cuocere a fiamma alta per far evaporare la parte alcolica.
Aggiungete i pomodori pelati e una noce intera che servirà ad assorbire il sapore selvatico che la carne può ancora rilasciare e lasciate cuocere per almeno 2 ore. A fine cottura aggiungete le olive nere, mescolate, assaggiate e se necessario aggiungete il sale.
Servite il cinghiale alla cacciatora con tutto il suo condimento.